Non c’è nulla di più importante delle relazioni con le persone e se mi conosci un po’ sai che lo credo veramente. Per questo sono un’accanita sostenitrice della condivisione dei contenuti di qualità. Se anche tu sei sempre alla ricerca di stimoli e fonti da cui attingere per migliorare ogni giorno le tue capacità espressive e per scrivere testi più convincenti e coinvolgenti, le risorse che trovi qui ti torneranno molto utili.
Sono letture pensate per chi non ha una formazione specifica in business writing, o scrittura funzionale, e chi, pur scrivendo ogni giorno, a volte incontra difficoltà nel comunicare efficacemente per iscritto. Buona lettura!
Nei corsi e nelle supervisioni tecniche per assistenti sociali, educatori ed educatrici professionali, lavorare su testi è una condizione indispensabile. Accanto alla parte teorica, infatti, c’è sempre molto lavoro pratico da fare, di analisi e riscrittura. Con pazienza, smontiamo i testi, li ripuliamo, li riprogettiamo e li riscriviamo, per ricostruire insieme, lezione dopo lezione, esercizio dopo esercizio, una nuova visione, un nuovo approccio, un nuovo metodo di scrittura.
Condizione imprescindibile è che i testi su cui lavorare siano reali, e questo pone un problema, perché i testi reali parlano di persone reali, che la legge e la deontologia, oltre che il buon senso, tutelano: occorre, dunque, anonimizzarli per impedire che persone, fatti e luoghi siano riconoscibili, riuscendo però a mantenere gli equilibri interni al testo.
Affinché i testi funzionino, dunque, occorre seguire alcune regole.
Ciascuno trova le sue; le mie sono raccolte in questa piccola guida metodologica. Le condivido con te in modo che tu possa intervenire direttamente sui tuoi testi prima di condividerli, anche con me. Buona lettura, e buona scrittura!
Scrivere l’aiuto parla di come scrivono gli assistenti sociali, di come potrebbero farlo meglio e dei vantaggi che ne trarrebbero tutti – mittenti, destinatari, persone di cui si scrive – se lo facessero davvero. E propone un metodo che sia di aiuto nel lavoro, con regole di scrittura in parte generali, ma soprattutto specifiche.
Con un approccio molto pratico, il libro si muove tra la stabilità del metodo al quale è dedicata la prima parte, Capire le regole, e la mutevolezza delle scritture reali: tantissimi esercizi ed esempi svolti, disseminati nel testo ma concentrati in particolare nella seconda parte, Allenarsi sui testi, con 20 riscritture di testi originali.
Ho cominciato a pensare a questo libro 10 anni fa, quando l’Università di Parma mi affidò l’insegnamento di Scrittura efficace per il servizio sociale che da allora tengo nel corso di laurea triennale. Fra tutta la letteratura disponibile, mancava un manuale pratico per assistenti sociali su COME confezionare testi in grado di descrivere situazioni di fragilità e processi di intervento, secondo procedure e metodi frutto di competenze professionali complesse. Ci ho messo il cuore e con quello te lo consegno.
Nonostante siano passati parecchi anni dalla sua pubblicazione, Business writing è un testo che non invecchia mai. Neanche una ruga! Curato dal mio maestro, Alessandro Lucchini, raccoglie i principi di scrittura efficace, oggi universalmente riconosciuti, che ho imparato da lui mille anni fa e sui quali ho messo a punto il metodo che propongo in aula ai mei allievi e alle mie allieve.
Tutti siamo business writer, perché scrivere con efficacia è un requisito per tutte le professioni: manager, professionisti, impiegati, medici, assistenti sociali. E tutti facciamo quotidianamente i conti con una scrittura mutevole, che si modifica ogni giorno, fra posta elettronica, social network, siti web. Scrivere è un’attività indispensabile; se è in grado di abbracciare la complessità e di renderla accessibile ne trarrà beneficio chi legge, perché comprenderà meglio e in meno tempo ciò che scriviamo, e noi che scriviamo, in termini di professionalità e autorevolezza. La terza edizione, aggiornata e ampliata, comprende i contributi di vari autori. Il mio è dedicato alla scrittura delle mail.
Il manuale, oggi fuori catalogo, è disponibile qui, se vuoi.
Divulgare dati, spiegare un concetto, descrivere azioni o situazioni in modo completo, dettagliato e affidabile: una fatica nera. Prima o poi, tutti abbiamo sperimentato il panico del foglio bianco. Come fare a scrivere per chi ci legge? Un grande aiuto viene dallo studio dei modelli neurolinguistici, che sono i filtri attraverso i quali l’esperienza soggettiva diventa pensiero, il pensiero diventa parola, la parola diventa scrittura. La magia della scrittura indaga questo argomento, fra teoria e pratica.
Il libro presenta l’uso dei modelli neurolinguistici nella scrittura e dei meccanismi percettivi: gli schemi logici, psicologici ed emotivi su cui si fonda la lingua scritta. Parliamo dei filtri attraverso i quali l’esperienza soggettiva diventa pensiero, parola, scrittura. Ecco perché ne consiglio la lettura a chiunque scriva e in particolare a chi svolge la professione di assistente sociale.
Il manuale, oggi introvabile perché fuori catalogo, nasce da una ricerca collettiva condotta sotto la guida di Alessandro Lucchini con un gruppo di autori e autrici. Per chi nutre curiosità a riguardo, i miei testi sono firmati col mio nome e con il mio pseudonimo, Maria Vittoria Re.